
di Valeria Chiarini
Frutti d’epoca: tra piatti e pennelli
“Grazie alle Nature Morte nella storia dell’arte, possiamo comparare la frutta e la verdura del passato con quella che troviamo oggi sui banchi del supermercato. Il nostro cibo è mutato a seconda di esigenze estetiche e marketing, sviluppando immagini canoniche sempre più forti nella nostra mente. La mela è sempre più rossa, il pomodoro dura sempre di più nel nostro frigo e le cipolle sono sempre più grandi, ad esempio. Questa rubrica vuole porre l’accento sul cambiamento degli ortaggi e nel consumo più consapevole di cibo, perché anche se l’occhio vuole la sua parte, a volte può essere ingannato”
Cenni storici
Il cetriolo viene coltivato in Turchia già dal VI secolo d. C., risulta introdotto in Spagna dagli Arabi nel IX sec. e in Sicilia nella seconda metà dell’XI sec. Ha bisogno di molto sole e temperature miti tra i 20°C e 30°C, per questo la coltivazione industriale è diffusa soprattutto nelle regioni di Puglia, Lazio e Sicilia.
La pianta del presente
Il cetriolo è una pianta erbacea annuale con un fusto ispido strisciante rampicante grazie alla presenza di cirri – organi sottili e lunghi che aiutano la pianta ad arrampicarsi. Presenta foglie alterne pelose, come il cocomero e le zucchine, i suoi fiori sono unisessuali sulla stessa pianta, e per questo definibile quindi una pianta monoica. Sono gialli e possono essere da due a tre fiori all’ascella delle foglie. Il frutto, chiamato peponide, ha una forma cilindrica allungata e può essere sia dritto sia ricurvo, con buccia color verde liscia o con presenza di pretuberanze. La polpa bianca contiene molti semi oblunghi appiattiti disposti a raggiera verso il centro.
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Rappresentazione del passato
Simone del Tintore è stato un pittore della seconda metà del 1600. Ha dedicato molto della sua produzione alla Natura morta, lasciando prove tangibili della cultura del cibo nella Toscana del XV sec. Nell’opera Natura morta con vegetali e canestro di frutta, possiamo notare a sinistra un ortaggio curvo e oblungo. L’aspetto del cetriolo sicuramente cambiava a seconda della varietà, differente dal Vaso di fiori, frutti e ortaggi, del Maestro di Hartford, dove in primo piano troviamo un cetriolo esteticamente molto simile a quelli oggi mangiamo sott’aceto.

Altre opere suggerite: Maestro di Hartford, Vaso di fiori, frutti e ortaggi, XVII sec. ca., Sala 2 – Sala del David Galleria dell’Accademia
Utilizzi in cucina
Il cetriolo viene raccolto immaturo e si consuma comunemente crudo in insalata. Frutti in genere di piccole dimensioni, chiamati cetriolini, possono essere conservati in salamoia o sottaceto.


